Qualche giorno fa vi ho anticipato che ho dato prova di un coraggio estremo?
Sì, beh, almeno per me! Insomma, sono salita su un enorme, altissimo, cavallo per dare prova alle mie figlie che le paure si possono affrontare e forse forse anche vincere.
Ok, ammetto che non ho assolutamente vinto la paura del cavallo (come nemmeno quella dei ragni, ma questa è un’altra storia!!!), ma per lo meno l’ho guardata in faccia la mia paura, e dritta dritta nei suoi occhi neri, ho accarezzato il suo manto con estrema fatica, ci sono salita sopra (in modo peraltro goffo, ma solo perchè avevo i jeans!!) e l’ho presa per le corna….anzi per le redini la mia paura…..poi, dopo un tempo inquantificabile (saranno passate ore, minuti? forse qualche secondo dai!) sono scesa.
E non è poco eh?????
Le mie figlie adorano i cavalli, complici uno zio che diciamo rende abbastanza fertile il terreno e lascia decisamente correre la loro più sfrenata fantasia a tal proposito. Ha iniziato regalando loro per il compleanno delle lezioni di cavallo (che Sofia ha utilizzato totalmente approfittando del disinteresse – solo momentaneo – della sorella); poi ha continuato a proporre periodicamente altre lezioni durante l’estate, le ha lusingate portandole a vedere i cavalli, facendole entrare in relazione con loro, accarezzandoli, pulendoli, narrando storie avventurose e ricche di particolari che nemmeno John Wayne!!!
Finchè ha addirittura regalato a Sofia cap e ghette (giusto per accaparrarsela definitivamente), e dulcis in fundo si è comprato perfino il cavallo.
Ora, può forse una madre amorevole, sensibile, che ama alla follia i suoi figli, IMPEDIRE la libera espressione di una figlia, il cui unico (unico????) desiderio è quello di poter andare a cavallo??? (il problema è che è davvero il suo unico desiderio!!!!!).
E, soprattutto, può una madre che predica sempre che è importante riconoscere, parlare e affrontare le proprie paure, NON PROVARE almeno una volta, davanti alle sue figlie, a salire sopra questo immenso quadrupede???
La risposta è ovviamente NO! NON PUO’, ma DEVE, DEVE razzolare come ha predicato e dimostrare in modo inconfutabile una certa ragionevolezza (oltre che credibilità!!!!).
E così, pur senza prove tangibili di questa impresa che riduttivamente definirei eroica, mi sono ritrovata su Antares, un cavallo bianco a detta di tutti buono come il pane, tranquillo e pacato, che addirittura non scaccia nemmeno le mosche che gli ronzano attorno.
Ma vi rendete conto di com’ero in alto??????
2 Comments
Ah, ah, ah! Mi hai fatto ricordare di quando anche io all’incirca dieci anni fa, sono salita la prima volta a cavallo e mi sembró altissimo. Il cuore mi batteva forte forte e l’istruttore mi disse che quello che stavo montando era pressoché un cavallo a dondolo! Poi, a poco a poco, acquisendo fiducia nell’animale che montavo (in genere è bene che sia sempre lo stesso in maniera da imparare a conoscersi reciprocamente) quella paura mi è passata. E poi anch’io ho avuto la mia cavallina della quale mi fidavo non poco. Una cavalla belga nata per la monta inglese che a causa di alcuni problemi alle zampe ha avuto una seconda vita con l’equitazione di campagna!
Ottobre 20, 2014 at 4:27 pmLa fiducia nel cavallo e in sè stessi è tutto!In effetti se la prima volta l’ho fatto per le mie figlie, devo confessarti che ieri sono tornata e ho montato lo stesso cavallo per me stessa, per dimostrarmi che ce la potevo fare! E ovviamente immaginerai la soddisfazione! Devo anche dirti che mi sono trovata abbastanza a mio agio, anche se ancora non ho assolutamente la padronanza. Però non mi do per vinta!!!!!
Ottobre 20, 2014 at 5:06 pm