Se proviamo a fermarci un attimo a pensare a come ognuno di noi affronta l’inizio della giornata, sono sicura che troveremmo delle analogie all’interno di ogni nucleo familiare, di ogni coppia, di ogni semplice convivenza umana. Difficilmente all’interno di una coppia, di una famiglia o di una convivenza si rintracceranno comportamenti simili, più spesso polarmente opposti, fin dal primo mattino, dal momento in cui suona la sveglia, si approno gli occhi, si mette il piede fuori dal letto.
con i bimbi
Quando si dice che nella vita non c’è mai niente di definitivo e che non bisogna irrigidirsi troppo sulle proprie posizioni!!! Ebbene, l’ho sperimentato sulla mia pelle. Accade che una cara amica scrive per proporre di partecipare ad un concorso indetto da un famoso Resort di Sesto (in provincia di Bz), il quale stava cercando una family tester per i suoi nuovi appartamenti, chiaramente in montagna. Partiamo dal presupposto che io adoro il caldo, mi piace la montagna d’estate quando fanno almeno 28 gradi all’ombra e scanso generalmente la neve. Diciamo anche che il fatto che qui da noi non nevichi da una decina di anni non ha incontrato il mio sgomento, anzi! Ma ho aderito, più per sfidare la sorte e brontolare all’idea di non vincere mai niente come al solito e mi sono candidata per il testing con spirito di rinuncia e di rassegnazione. E….ho vinto! Pertanto non appena mi è arrivata la notizia dal Resort…sono svenuta!
Perchè io sono un lupo di mare, non certo un gatto delle nevi!!!!!
Dopo la bellezza di 16 anni ho fatto un viaggio paragonabile a quello di nozze, anche se durato la metà del tempo e con altri tre elementi aggiuntivi: i nostri figli. Il pretesto è stata la maratona che annualmente si svolge a New York e che mio cognato ha deciso di fare ad inizio 2017, coinvolgendo anche noi insieme ad altri amici. Certo non potevo farmi scappare l’occasione, considerando soprattutto che per me vale il principio che “ogni pretesto è buono per viaggiare”. E questo mi sembrava assolutamente un meritevole ed eccezionale pretesto!!!
Questo post non vuole essere un itinerario di viaggio nella Grande Mela, perchè ci sono blog di viaggi con proposte sulle giornate che avete da dedicare al vostro viaggio molto più precisi e specifici del nostro. Questo post si propone solo di dare uno spaccato di come abbiamo vissuto noi New York con i bimbi e cosa ha rappresentato per la sottoscritta.
Inizio con il dire che a chiunque mi ha chiesto come mi è sembrata New York ho risposto così.
New York è una città che rimane negli occhi (ma personalmente non nel cuore).
Chi è genitore ha sicuramente presente quale sia il mese dell’anno più temuto, più minaccioso, quello al cui pensiero cadono goccioloni di sudore grandi come noci di cocco. Il mese che ogni genitore vorrebbe cancellare dal calendario, nonostante sancisca definitivamente l’avanzare del periodo estivo, il tepore delle sere passate fuori casa girando in bicicletta con la brezza serale che rinfresca dal caldo afoso che inizia ad esserci durante il giorno.
Il mese di cui parliamo è giugno, un mese terrificante per un unico importante motivo: a giugno finisce TUTTO.
Giugno è un mese stupendo e contemporaneamente …..agghiacciante!!!!!!
Recentemente ho visto il video dei nostri amici Elisa e Luca di Miprendoemiportovia in cui aprivano le porte del loro appartamento per farci entrare a visitare i luoghi e le stanze (oltre che gli oggetti) che più parlano di viaggi. Il video si concludeva chiedendo a noi, che lo stavamo guardando, quale stanza della nostra casa parlasse più di viaggi e così ho riflettuto e ho risposto che a casa nostra non c’è una stanza che racconta di viaggi veri e propri, ma del viaggio più bello che abbiamo iniziato a fare 14 anni or sono e che nel frattempo si è triplicato: il viaggio di essere genitori.
Come probabilmente è presumibile che sia, la nostra casa parla di figli, trasuda proprio della loro presenza (a volte diciamo pure che ne è sopraffatta!!!!).
Non ho mai fatto wishlist nella mia vita, pur vedendone molte anche nell’ambiente del blogging, dalla lista dei posti da vedere nel mondo preferiti, alla lista dei cibi più particolari da assaggiare, fino alle semplici quanto normali liste dei migliori libri o film da leggere e vedere. Quindi mi sembra del tutto naturale iniziare a fare la mia wishlist proprio in concomitanza con l’avvicinarsi di una delle feste più importanti, più affettuose, più azzeccate e celebrative dell’anno: la festa della mamma! Perchè in fin dei conti se devo partire da una wishlist mi sembra assolutamente plausibile partire da quella per la festa della mamma.