
Quando sei donna e lavori, non aspetti altro che arrivi quel momento tanto atteso per tutto l’anno, in cui hai sancito, nero su bianco, quali saranno i tuoi giorni di ferie, hai sognato in quale meta esotica o di montagna trascorrerle romanticamente con la tua dolce metà, hai fantasticato su come potrai riempire le giornate di riposo con la lentezza che manca durante l’anno lavorativo e con tutti quegli interessi che durante i 12 mesi postponi proprio per quando arriverà il momento delle vacanze.
Quando sei mamma e lavori, non aspetti altro che passi quel momento tanto temuto per tutto l’anno, in cui hai dovuto sancire, nero su bianco a mò di condanna, quali saranno i tuoi giorni di ferie (e nulla è valso supplicare il datore di lavoro che ti offrivi anche gratuitamente per sopperire alle vacanze altrui), hai scartato tutte le mete esotiche o di montagna che potessero generare pericoli per la tua o altrui incolumità, hai constatato che di tempo libero non ne avresti avuto nemmeno un pizzico e quindi i tuoi interessi postposti durante tutto l’anno lavorativo sarebbero rimasti esattamente postposti.
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