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Sara

    Educazione

    Tenere in braccio i bimbi significa viziare?

    bimbi in braccioNei primi 3/4 anni dalla nascita della mia prima figlia, il nome che mi hanno dato le mie amiche, dopo aver visto il mio modo di stare con la mia piccola durante tutte le ore del giorno, è stato quello di “koala” o “Mamma marsupiale” e potete ben immaginare perché!!!

    Gli studi e quindi anche le “tendenze” pedagogiche che riguardano lo sviluppo e l’educazione dei bimbi sono cambiate nel tempo, e quando sono diventata mamma io, il mio mantra era, soprattutto per la notte: “I bimbi devono imparare fin da subito a dormire nella loro stanza, nel loro letto, altrimenti prendono il vizio e si abituano male“.

    La prima figlia ha un pò scontato questa mia rigidità formativa, con gli altri due le cose sono andate decisamente diversamente (poveri i primogeniti, sempre bersaglio di mille fissazioni genitoriali!!!!).

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    Educazione

    Mai come ora gli altri siamo noi

    la vita è bellaCome la data dell’11/9/2001 tragicamente ricordata a causa dell’attentato alle due torri gemelle, così anche il 7/1/2015 è una data di cui avremo memoria negli anni per l’attentato al giornale francese Charlie Hebdon.

    E di nuovo ancora il 28/6/2016 per l’aeroporto di Istambul e  il 3/7/2016 per l’attentato a Dacca. Stanotte 14/7/2016 per quello di Nizza.

    E probabilmente non ne avremo memoria solo (anche se sarebbe già tremendamente sufficiente) perché si tratta di attentati terroristici che hanno ucciso o ferito centinaia e centinaia di persone, quanto per la simbologia che ne è derivata: sono di fatto  attentati alla libertà di pensiero e di espressione.

    Sono attentati alla libertà di vivere. Read more

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    Esperienze

    Figli che partono, mancanze che restano

    Partenze

    Partenze

    Situazione quotidiana: 3 figli, litigi, studio, compiti, litigi, attività, sport, risate, litigi, “Mamma”, “Mamma”, “Mamma” 1000 volte al giorno moltiplicato per tre, litigi, urla, corse, giochi, risate, litigi, brontolamenti, “E’ stata lei”, “E’ stato lui”, “Sempre la colpa a me”, litigi, a volte silenzi (ma è un segnale da non sottovalutare!!!), grida, risate…finchè si palesa il miracolo la possibilità che almeno uno di loro possa andare via di casa per (almeno) una settimana e tu non contempli minimamente l’ipotesi “Decide lei” ma solo quella “Decido io che TU CI VAI!!!!”

    Ecco, così è stato per la primogenita, che sabato pomeriggio è partita (tutt’altro volontariamente) per il campo scuola.

    E tu ti trovi ad avere un figlio che parte….ma la sua mancanza che resta a farti compagnia! Maledetto cuore di gelatina!!!!

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    Senti chi parla

    SentiChiParla: ciao sorella!

    Anna scribacchinaMia figlia, ormai è assodato, è una produttrice di elaborati, nonostante sembri più portata per le materie scientifiche e non sia una gran chiacchierona! Tuttavia un gene-scribacchino probabilmente sono riuscita a trasferirlo anche a lei !!!

    Ad ogni modo, in concomitanza con la partenza di sua sorella (e non solo), si è messa al PC con il suo braccio rotto (ricordate Di braccia rotte e di cuori spezzati ??), e ha prodotto in due minuti quanto segue, con una esagerata produzione lacrimale da parte mia.

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    Educazione

    Una mamma come amica

    una mamma per amica

    una mamma per amica

    Complice l’uscita su Netflix della nota serie “Una mamma per amica (Gilmore Girls)”,  serie televisiva statunitense ideata da Amy Sherman-Palladino, con protagoniste Lauren Graham ed Alexis Bledel, mi sono ritrovata a pensare a questo tema: l’amicizia tra madre e figlia.

    Io, quando ero qualche decennio anno più giovane, devo dire che ho sbirciato qualche puntata del telefilm in questione e tutto sommato mi piaceva il rapporto che avevano mamma-figlia, lo trovavo estremamente simpatico, a volte imbarazzante (per la figlia), ma sommariamente bello!

    Oggi che sono mamma mi chiedo: è giusto che la mamma faccia l’amica?

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    Educazione

    Le violenza sulle donne: care figlie mie….

    FemminicidioVoglio dare seguito al post pubblicato qualche tempo fa che parlava a cuore aperto a mio figlio maschio rispetto al tema del femminicidio (leggete La violenza sulle donne: caro figlio maschio).

    Ho due figlie femmine e questo post va dritto dritto a loro, come a tutte le bambine,  future donne, che hanno il diritto, in questo mondo, di vivere e di essere rispettate.

    Diciamo basta ai femminicidi e il mio contributo è quello di parlare apertamente, fin da ora, ai miei figli.

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