Diciamocelo, essere mamme è l’esperienza più bella e piú complicata che può capitare, un viaggio sempre nuovo che riserva sorprese ogni giorno, ma è anche mooolto faticoso. Non so a voi, ma a me, oltre a mancarmi una notte intera di sonno, un’altra delle cose che più desidero da quando sonno diventata mamma è una lunga rilassante coccolosa rigenerante doccia. Per una che come me è cresciuta in piscina, dove la doccia corona e conclude la fatica, è ben più che un esigenza di pulizia! Come faccio a “buttare” mezz’ora in bagno??
I casi sono due:
- o faccio la doccia insieme al piccolo/a di turno
- o faccio una doccia superveloce che nemmeno flash..
Ed ecco che domenica pomeriggio mi sono trovata in casa da sola in compagnia delle tre pesti e la necessità di una docci. Valuto le prospettive: o solita doccia superveloce o provare a fidarmi. Provo a fare una veloce stima dei rischi e degli scenari che potrei ritrovare uscendo dal bagno:
- Un bimbo ferito o menomato più o meno gravemente
- Un bimbo in meno
- Un intruso fra loro
- Casa distrutta
Ok, ora osservo la situazione: sono quasi tranquilli davanti alla televisione (come vedete dalle foto sono indaffarati ma apparentemente tranquilli), non ho nulla di fragile in giro per casa, diciamo che praticamente tutto è a prova di bomba atomica, da sempre ho fatto a tutti il lavaggio del cervello che non si deve aprire a sconosciuti, fatte eventuali prove di sopravvivenza in caso di terremoto ed infine il bagno è nella stanza di fianco quindi dovrei accorgermi di eventuali catastrofi naturali e non. Conclusione: rischio! Dopotutto devo abituarmi anche a fidarmi, vabbè.. vince la voglia di doccia!!
VADOOOOO
Ultime raccomandazioni ai bimbi, che non ti ascoltano nemmeno, fossero concentrati come davanti alla televisione mentre fanno i compiti!! E VAAAIII
Finalmente un po’ di relax. Confesso che non mi sono presa tutto “il mio tempo”, ma nemmeno mi sono scapicollata, e stranamente non c’è stata la solita processione di bimbi con le richieste più assurde divenute urgenti solo nel momento in cui vado in bagno.
Tornata dai pargoli sembra tutto apparentemente normale, casa con lo stesso disordine (tanto), nessun estraneo presente e tutti visivamente sani. Direi quindi che l’esperimento è riuscito, e con soddisfazione concludo che per continuare l’ammaestramento della truppa posso iniziare ad aumentare progressivamente il tempo di assenza, magari inserendo anche step più impegnativi, tipo non disturbare mamma mentre parla al telefono, che non ti raccontano mai nulla tranne quando parli con altri o quando è ora di dormire (ma questi sono altri discorsi 😉 ).
E voi cosa fate quando volete prendervi i “vostri momenti”? Suggerimenti?? Quali sono i vostri “rischi del mestiere”??
PS Le foto che vedete le ho scoperte nell’ipad qualche giorno dopo, direi che loro si sono divertiti parecchio!! (per fortuna l’ipad non lo collego, chissà che sorpresine mi sarei ritrovata ;-))
4 Comments
Eh già!!! essere mamma è l’esperienza più bella ma anche la più faticosa e soprattutto non hai mai tempo di fare qualcosa per te…anche le cose più semplici come una doccia in santa pace!!Anche io con la mia bimba all’inizio ero sempre un pò insicura nel lasciarla un attimo da sola, poi come te ho provato ed ho capito che dare un pò di fiducia a volte è importante per rendere i figli più responsabili. Io per stare tranquilla quando faccio una doccia veloce, la lascio con l’i-pad…è sicuro che non si muove!!!
Marzo 20, 2015 at 8:40 pmA presto. Teresa
Completamente d’accordo con te, Teresa, l’ipad è una sicurezza, prese le dovute precauzione, sempre che non inizino a litigarselo, ma anche su questo stiamo lavorando!! Dare fiducia è importante e li rende sempre più indipendenti e sicuri di sé!
Marzo 20, 2015 at 8:47 pmQuanto ti capisco! Anche per me la doccia è un piccolo momento di piacere che studio a tavolino su come realizzare!
Marzo 22, 2015 at 9:55 pmOra che i miei figli hanno 4 e 8 anni le cose vanno meglio, ricordo ancora le uscite sotto la doccia piena di sapone per urla incombenti oppure le docce al volo tra il calar e lo scolar della pasta….
Crescendo è sempre meglio anche se, ho la sensazione, che molti di quei momenti di disagio in futuro ci poterbbero anche mancare…
La voglia e nello stesso tempo la paura che crescano! Fra poco guarderemo indietro e rideremo di questi piccoli problemi 😉
Marzo 23, 2015 at 9:04 am