Lo confesso: sono un’accumulatrice seriale!
Terrei tutto, ma proprio tutto: una cosa mi ricorda un bel momento, un’altra potrebbe andare bene ad un figlio, un’altra ancora mi potrebbe servire per fare uno dei mille progetti che ho in cantiere… Ho anche comprato il libro che tutti hanno osannato, quello che avrebbe dovuto cambiarmi la vita: “Harry Potter e la stanza dei segreti”.. ehm no magari avere una stanza così..era quello de “Il magico potere del riordino“, ma a parte qualche idea per piegare in modo diverso i vestiti per riporli meglio e in meno spazio nulla, l’ho trovato inutile e mi ha anche indisposto del tutto!!!!! Non sono pronta alla sua filosofia del “butta tutto”.
Ho trascorso una vita intera a selezionare le migliori scuse per non buttare, perfezionare la strategia (oblivion mi fa un baffo) ed elaborare le regole di geometria spaziotemporale per organizzare gli spazi al motto “se ce ne sta uno, ce ne stanno 100”. Sono la degna nipote di mia nonna, che metteva via anche le vaschette di polistirolo del supermercato, ma lei è giustificata dal fatto che ha vissuto la guerra, io invece no!!
Esperienze
- la vasca dei piranha, di cui avevano sentito storie paurose;
- i terrari con i rettili e i camaleonti;
- i pinguini che corrono ovunque, in particolare ne avevano notato uno che continuava a cadere e correre eccitato, come un bimbo che gioca con ogni oggetto che trova;
- la vasca delle razze, talmente vicine che si riescono a toccare, anche se gli ho spiegato di non farlo per rispetto.
Avete presente quando il figlio che ha sempre trovato nella famiglia le risposte alle sue domande, che non vedeva l’ora di andare a fare un viaggio o una gita tutti insieme, improvvisamente vi dice: “Oh, ma io mi sono già organizzato con i miei amici per uscire, io non vengo con voi!”. Vi suona famigliare questa risposta? O quando, trascinato a forza in una gita domenicale o un viaggetto estemporaneo, vi porta il muso come un ragazzino capriccioso? Questo accade perchè i ragazzi arrivano ad un momento della loro crescita in cui scoprono, non solo che c’è un mondo fuori dalla famiglia, ma che “Udite, udite!” è addirittura più interessante della famiglia: il gruppo di amici. Lo so, è una bastonata nei denti, è avvilente e anche un pò triste, ma è così!
Anche questa è adolescenza. Vediamo come sopravvivere…
Mi ricordo ancora quando sono andata con i miei bimbi all’Acquario di Genova e nonostante fossero davvero piccoli se lo ricordano bene anche loro, anche se forse Damiano è aiutato dai ricordi e dai racconti del fratello. Avevamo letto che era uno degli acquari più belli del mondo e tra i più grandi, ma ha decisamente superato ogni aspettativa.
Abbiamo approfittato di un giorno nuvoloso di vacanza in Liguria per organizzare una giornata di gita con il treno, che già da solo si sa che ha un fascino tutto particolare per i bambini. Abbiamo raggiunto a piedi il porto con una passeggiata tranquilla e con sosta in un bel parco giochi: avevamo calcolato di metterci molto di più così siamo arrivati fin troppo in anticipo all’apertura!!!! Tra l’altro data la mia allergia cronica alla fila e per evitare ai bimbi di annoiarsi e stancarsi troppo, ho acquistato direttamente i biglietti online, che trovo sia una delle opportunità più furbe che mettono a disposizione ormai molti musei e, soprattutto per le famiglie con bimbi piccoli, è una comodità unica!
La prima cosa che abbiamo incontrato sul nostro percorso sono state le meduse e ci siamo fermati mezz’ora solo lì: sono ipnotizzanti e fanno perdere la cognizione del tempo, infatti i bimbi sono rimasti tutto il tempo con il naso incollato al vetro seguendo i loro movimenti. I pesci tropicali coloratissimi hanno attirato nuovamente la meraviglia dei bimbi e poi i cavallucci e poi..insomma avete capito, è stato un “ooohh” e un “wow” dopo l’altro. Ci sono incontri che ancora mi raccontano con entusiasmo:
E ora abbiamo scoperto che ci sono anche dei nuovi cuccioli che si possono vedere da vicino con le loro mamme, come Baffo, il cucciolo di foca nato a luglio che ha avuto il suo battesimo pochi giorni fa; c’è un percorso studiato proprio per i bimbi più piccoli per vedere come questi cuccioli si comportino proprio come tutti i bambini, giocando e divertendosi con la propria mamma.
Ma le sorprese non finiscono qua: anche per i più grandi c’è una bellissima iniziativa (in realtà passerei volentieri per una tredicenne per poterla vivere anche io). Di cosa si tratta? Una notte da passare all’interno dell’acquario con tanti altri bambini, che meraviglia!!
Riguardando le foto ci è venuta una gran voglia di tornare a vedere le novità, e approfitterò del codice sconto. Se vi è venuta voglia di andare potete utilizzarlo anche voi, se no..vi perderete una meravigliosa occasione!!
Queste sono solo alcune delle foto realizzate e ho dovuto sudare per sceglierle, penso che un’idea della bellezza dell’Acquario di Genova ve la siate fatta!
Buona visita, e se volete aggregarvi a noi, fate uno squillo!! 😉
Fino a qualche anno fa i casting erano qualcosa che apparteneva ad un mondo per me troppo lontano, fatto di scelte diverse da quelle che avevo fatto io fino ad allora e di cui non mi sono mai interessata, credo anche per una forma di difesa emotiva.
Tra i miei più grandi desideri infantili c’è sempre stato quello di voler fare l’attrice (ricordate Cosa vuoi fare da grande?), ma forse per non averci mai creduto fino in fondo, e sicuramente perché le mie priorità si chiamano Sofia, Annalisa e Francesco, non ho mai investito troppo tempo e studio.
Oggi le cose sono un po’ diverse e ultimamente (sabato 5 novembre 2016) ho partecipato al Casting del Reggio Film Festival.
Vi confesso un segreto, ma che rimanga tra noi: a me Halloween non piace proprio per niente!!!! Non ci vedo niente di bello in un giorno che festeggia cosa? I morti? Le streghe? I fantasmi? I pipistrelli? Già fatico a digerire il carnevale, che per lo meno è più variegato e fantasioso nella ricerca dei costumi, ma Halloween? Fosse per me direi proprio “No, grazie”. Già, fosse per me, peccato che devo farmi la domanda “Fosse per loro?” e purtroppo la risposta è esattamente quella più temuta: “Che bello Halloween!!! Mamma, possiamo addobbare la casa per Halloween???“.
Anche no…..ma invece….
Ci sono cose che, quando capitano, vanno prese al volo, senza tanto starci a pensare su, senza soppesare necessariamente tutti i “Riuscirò“, ” Ce la farò” “Cosa succederà“, ma semplicemente acconsentendo, lasciando che le cose accadano, fidandosi dell’istinto e di chi, ovviamente, ti fa la proposta. Ad ogni modo, questo è quello che è successo a me, quello che ho acconsentito a fare, quello che rimarrà impresso in modo indelebile nei miei ricordi di ragazza donna.