Il mio lavoro mi porta periodicamente a vivere giorni di sovraccarico, giornate interminabili dove so quando esco di casa ma non so quando vi farò ritorno, a causa di scadenze che di solito ci portano a lavorare in modo frenetico (ed è ancora un eufemismo!!!) per un mese, a volte anche di più. E così la famiglia è costretta a vivere senza di me (che potrebbe anche essere letta come una liberazione…..) per un pò, vedendomi rincasare solo giusto per la cena (da preparare) o per il bacio della buonanotte. Ed è in momenti come questi che, a posteriori, ti accorgi di alcune cose, che riguardano i tuoi figli!
Educazione
Ai miei bimbi è sempre piaciuto tanto lavorare con la terra come provetti contadini, vedere germogliare i semi, annaffiarli e soprattutto vederli fiorire e fare i frutti (facciamo spesso esperimenti come avete già visto anche qui). Ogni anno quindi a marzo iniziamo la semina così che quando arriva la primavera siamo pronti per fare l’orto. Ho sempre incoraggiato questa loro passione, penso che sia un’attività molto educativa, insegna la responsabilità di dover dedicarsi ogni giorno ad innaffiare e controllare le proprie creature, imparano a rispettare la natura e il duro lavoro di chi la cura e ci porta i suoi frutti (oggigiorno non è poi così scontato). Leggo sempre più spesso di asili nel bosco o scuole che introducono come pratica usuale quella di coltivare un orto con i bambini per i molteplici benefici fisici ed educativi, ma anche a casa si può fare e non c’è bisogno di un giardino, basta un davanzale o una mensola, noi in estate abbiamo vasi ovunque 😉
A volte mi sorprendo nel guardare i bimbi quando giocano serenamente (quindi quasi mai visto che stanno attraversando un’età in cui urlano, gridano, litigano alla stessa velocità di come fanno pace e si amano alla follia!). Forse per questo mi sorprendo?????
Ad ogni modo, ci sono giochi che i vostri figli adorano fare di più in assoluto? O ai quali li vedete appassionati, presi, interessati, più di ogni altro? Per le mie figlie femmine credo di poter dire senza dubbio che nella top ten c’è il gioco della maestra (sicuramente a pari merito con quello del dottore!!!).
E’ per me sempre sorprendente la incredibile semplicità che hanno i bimbi nel formulare ipotesi sul proprio futuro, come se nulla fosse più certo che quello che faranno da qui a….15/20 anni!!!! Non sanno cosa faranno stasera, o domani, ma di sicuro sono precisi nel proclamare a gran voce e con fiato nel petto quale sarà la loro professione!
Perchè poi debba esserci necessariamente una contrapposizione tra il modo di giocare di una volta e quello odierno faccio un pò fatica a darlo così per scontato, pur riconoscendo che i modi di giocare e le tipologie di gioco possano essere effettivamente differenti. La suggestione di questo post me l’ha data mia figlia maggiore, con una traccia che doveva svolgere per la scuola che recitava: “Capita spesso che i genitori dicano ai figli: – Ai nostri tempi, anche se avevamo di meno, ci si divertiva di più-. Tu cosa ne pensi? Gli svaghi di un tempo erano più divertenti di quelli a disposizione oggi?”.
Le vacanze invernali sono decisamente lunghe (da mamma di tre figli mi esimo dal dare una qualsiasi connotazione a quest’ultima parola!!!), e con le bellissime giornate di questo nuovo gennaio non si può certo rimanere rintanati in casa (sob! sob!) davanti al camino, con un libro in mano e una tazza di tisana fumante!!!!
A parte gli scherzi, quella di casa che vuole sempre andare in giro sono io, quindi accantoniamo la poesia e iniziamo a raccontare!!!!