Se proviamo a fermarci un attimo a pensare a come ognuno di noi affronta l’inizio della giornata, sono sicura che troveremmo delle analogie all’interno di ogni nucleo familiare, di ogni coppia, di ogni semplice convivenza umana. Difficilmente all’interno di una coppia, di una famiglia o di una convivenza si rintracceranno comportamenti simili, più spesso polarmente opposti, fin dal primo mattino, dal momento in cui suona la sveglia, si approno gli occhi, si mette il piede fuori dal letto.
Sara

Val Pusteria
Quando si dice che nella vita non c’è mai niente di definitivo e che non bisogna irrigidirsi troppo sulle proprie posizioni!!! Ebbene, l’ho sperimentato sulla mia pelle. Accade che una cara amica scrive per proporre di partecipare ad un concorso indetto da un famoso Resort di Sesto (in provincia di Bz), il quale stava cercando una family tester per i suoi nuovi appartamenti, chiaramente in montagna. Partiamo dal presupposto che io adoro il caldo, mi piace la montagna d’estate quando fanno almeno 28 gradi all’ombra e scanso generalmente la neve. Diciamo anche che il fatto che qui da noi non nevichi da una decina di anni non ha incontrato il mio sgomento, anzi! Ma ho aderito, più per sfidare la sorte e brontolare all’idea di non vincere mai niente come al solito e mi sono candidata per il testing con spirito di rinuncia e di rassegnazione. E….ho vinto! Pertanto non appena mi è arrivata la notizia dal Resort…sono svenuta!
Perchè io sono un lupo di mare, non certo un gatto delle nevi!!!!!

Santa Lucia
Cara Santa Lucia, anche quest’anno si compie nuovamente la magia della tua attesa. Un’attesa profana, chiaramente, nulla a che vedere con quella che ci porta al Natale, ma un’attesa piena di tante cose. A ben pensarci, cara santa Lucy, qualcosa di simile all’attesa del Natale c’è.
Sono tante piccole cose che rendono la sera prima del tuo arrivo così importante e così emozionante, per i bimbi, ma anche per i grandi come me, che alla favola e alla magia non vogliono rinunciare.
Seguendo passo passo il percorso di sviluppo di un adolescente, dopo il fatidico momento di cui abbiamo già parlato delle uscite frequenti e ripetute (leggi a questo proposito Adolescenza: Mamma, io esco!), si propone all’attenzione dei genitori il tanto scongiurato quanto naturale periodo delle rischieste di partecipazione alle feste. E’ incredibile come a partire dall’età di 14/15 anni ogni pretesto sia buono per fare festa! Tu genitore scopri che ci sono feste di ogni genere, per ogni occasione, per ogni stagione, di ogni forma e colore, feste per tutti i gusti. Tranne che chiaramente per i tuoi.
Il problema è invece che la festa a tuo figlio adolescente piace, e piace parecchio!!!!
Ci sono domande da parte dei bimbi che mettono parecchio in imbarazzo noi adulti, domande che non devono riguardare necessariamente argomenti o temi particolari per esserlo, come il sesso o la religione, ma che a volte spiazzano proprio perchè inattese. Ci sono domande che solo in apparenza possono sembrare semplici, ma che in realtà ci lasciano interdetti a bocca aperta, senza la possibilità di trovare risposte adeguate…per noi e per loro.
Una di queste domande, del tutto inaspettate per me, è stata quella del mio seienne, che un giorno mi guarda e mi chiede cos’è la povertà e, soprattutto, perchè ci sono le persone povere.
ARGH!!!!!

Top of the Rock
Dopo la bellezza di 16 anni ho fatto un viaggio paragonabile a quello di nozze, anche se durato la metà del tempo e con altri tre elementi aggiuntivi: i nostri figli. Il pretesto è stata la maratona che annualmente si svolge a New York e che mio cognato ha deciso di fare ad inizio 2017, coinvolgendo anche noi insieme ad altri amici. Certo non potevo farmi scappare l’occasione, considerando soprattutto che per me vale il principio che “ogni pretesto è buono per viaggiare”. E questo mi sembrava assolutamente un meritevole ed eccezionale pretesto!!!
Questo post non vuole essere un itinerario di viaggio nella Grande Mela, perchè ci sono blog di viaggi con proposte sulle giornate che avete da dedicare al vostro viaggio molto più precisi e specifici del nostro. Questo post si propone solo di dare uno spaccato di come abbiamo vissuto noi New York con i bimbi e cosa ha rappresentato per la sottoscritta.
Inizio con il dire che a chiunque mi ha chiesto come mi è sembrata New York ho risposto così.