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Esperienze

Una notte all’ospedale

imageEh si, questa ancora mi mancava, così ho fatto anche l’esperienza di una notte in ospedale con mia figlia. Per fortuna nulla di grave e sono stata anche fortunata a fare solo 24 ore!!! Cosa è successo? In una tranquilla mattina ricevo in ufficio la telefonata dall’asilo della piccola: niente di particolarmente preoccupante, Caterina mentre correva con altri bimbi è caduta e ha battuto la testa a terra. Ok, succede non so quante volte che questi piccoli di gomma cadano! Peró..

Quando è caduta ha girato gli occhi indietro per qualche secondo, è sbiancata sudando freddo e i battiti sono accelerato. Non è la prima volta che ha questi episodi, sia io che i miei fratelli siamo avvezzi a situazioni come questa, quindi non mi preoccupano troppo, tuttavia è piccola e deve ancora capire come affrontarli e come prevenirli o anticiparli. Fatto stà che complice l’ansia della nonna ho deciso di portarla per sicurezza al pronto soccorso. Ci siamo così trovate in pediatria, visto che i piccoli vengono direttamente indirizzati in reparto.

Nel frattempo sulla testa, nascosto dai capelli, è lievitato un bernoccolo da cartone animato. Dopo un attenta visita, i medici concludono che Caterina deve rimanere 24 ore in osservazione e cercheranno di tenerla separata dagli altri bimbi, visto che il reparto è strapieno di “infettivi”…ecco, se alla prima affermazione la reazione è stata di accettazione rassegnata (meglio un controllo in più ..) la seconda mi ha agitata un poco….. per fortuna non sono una mamma ansiosa!! Vorrà dire evitare qualsiasi tipo di socializzazione. Oddio, però devo andare anche a preparare la “valigetta“, già ero in crisi quando la dovevo preparare per i parti con la lista praticamente fatta!!!!  Allora intanto che aspetto che ci assegnino il lettino mi preparo una lista di quello che serve:

  • Pigiama e cambio
  • Asciugamani e accessori bagno
  • Ciabattine
  • Posate e bicchieri (meglio da casa che quelli di plastica)
  • Libri e giochi per passare il tempo

E per la mamma:

  • Caricabatterie
  • Libro
  • Coperta

Naturalmente nonostante la lista mi sono scordata nella fretta qualche pezzo..e per fortuna che non mi agito 😉

Le vostre esperienze come sono state? Come l’avete affrontata? Avete qualche suggerimento?

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4 Comments

  • Reply Monica Salsi

    Ciao, noi siamo stati ricoverati una settimana, in pediatria quando Samu aveva 40 giorni, una grave infezione alle vie urinarie, con aggiunta di ” adesso vediamo quello che possiamo fare” questa fu la buona notte di un medico la prima sera. I giorni non passavano mai, la terapia non funzionò subito, anche io rimasi blindata in camera, perché ne avevamo già abbastanza. Incontrai delle infermiere deliziose, che fecero di tutto per noi, ma che soprattutto capirono in che condizioni ero io e mi aiutarono molto 🙂

    Aprile 2, 2015 at 9:04 pm
    • Reply monica

      Vedere soffrire i figli senza poter far niente è insopportabile, soprattutto quando sono così piccoli, e trovare personale medico che non capisce questa sofferenza è davvero brutto. Certe volte la preparazione tecnica dovrebbe passare in secondo piano, una parola gentile e un po’ di tatto non costa troppo sforzo e farebbe la differenza!

      Aprile 2, 2015 at 9:14 pm
  • Reply lo specchio e la finestra

    Tante notti in ospedale per me…una sola quella che ricordo con paura! Quella in cui mia figlia fu operata d’urgenza per un prolasso alla cornea (si era rotto un bicchiere e le aveva lesionato l’occhio).
    Aveva solo 18 mesi, quanta angoscia e quanti sensi di colpa visto che quel bicchiere non glielo avevo tolto dalle mani. Poi il tempo da senso a tutto….e anche questa storia è passata!

    Aprile 6, 2015 at 9:35 pm
    • Reply monica

      Aiuto che paura!! Se la conclusione è buona sono lezioni, ma angosce così tolgono anni di vita!

      Aprile 7, 2015 at 2:57 pm

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