Sono stati giorni difficili, giorni che hanno fatto vacillare certezze e consuetudini, messo alla prova anche le mamme meno apprensive, ma è giunto il momento di cambiare discorso, sì è ora di parlare di problemi veri e di decisioni importanti, per questo ho bisogno del vostro supporto e consiglio. Si, perché sono arrivata al momento in cui la mia coscienza mi dice di prendere una decisione, di fare una scelta, sono arrivata al bivio in cui la ragione mi dice fallo e il sentimento mi dice resisti, non è ancora il momento giusto. Così vi chiedo aiuto!!
biografia
Questo post mi è venuto in mente mentre parlavo con una mia amica “ritrovata” (dopo circa 13 anni di lontananza), commentando un momento del film InsideOut che ci ha fatto riflettere su alcuni momenti della vita dei nostri figli (e nostra). In particolare mi è venuto in mente quando, a 10 anni, ho provato il primo grande distacco della mia vita….provato….diciamo meglio subìto….(ok erano solo 5 km di distanza da un paese all’altro, ma a 10 anni equivalevano a 1000km!!!!)
In effetti nel post in cui parlavo delle domande che i bimbi pongono nei momenti meno opportuni (leggi qui), questa mancava decisamente all’appello.
Perchè poi basterebbe girare con un taccuino sempre a portata di mano per annotarsi tutto ciò che la fervida mente dei bimbi è in grado di produrre con la stessa quantità con cui il naso in inverno produce muco!!!!
Il titolo del post vi ha già preparato all’imprevedibile, ora vi basta solo leggere come posso aver reagito io a quel punto di domanda grande come un’intera circonferenza terrestre!!!!!
Gli ultimi tragici fatti di Parigi fanno riflettere, come ogni cosa arrivi alla nostra attenzione come un fulmine a ciel sereno minando profondamente le nostre certezze, le nostre sicurezze e invitando tutta l’opinione pubblica a mobilitarsi, prendere una posizione, dichiarare i propri pensieri e le proprie sensazioni sull’onda di uno stato emotivo.
Quello che generano in me, ormai sempre più spesso, tragedie come quelle di questi ultimi giorni, o come in generale tutte le vite spezzate (di guerre o di solitudini, di malattie o di noia) che incrementano costantemente il numero delle lapidi o delle lacrime che versa la nostra Terra, è consapevolezza. Un senso di realtà e di coscienza sempre più grande e purtroppo, considerando l’aumento percentuale delle tragedie, sempre più continuativo, dirompente, urlante.
…che detta così sembra che la mia mamma non ci sia più, ma invece è viva e vegeta e….per fortuna!!!!!
Però, ora che “c’ho una certa età”, devo dire che più spesso mi vengono a trovare ricordi di lei, del passato.
E mi sono accorta di quanto sia “forte” la mia mamma, senza averlo notato mai quando ero in famiglia…. Mi capita di apprezzarla ora più di prima, e soprattutto dopo che sono diventata a mia volta madre… Di rivalutare tutto il suo lavoro, riconoscendole il merito che mai sono stata in grado di ammetterle quando ero a casa con lei…
Altro che mamma 2.0 del 2000!!!!! La mia mamma lo era già, ancora prima che inventassero il pc!
Sarebbe troppo semplice dire di scoprire di essere una mamma quando compaiono le due lineette rosa sul test!!!! E anche dire di essere mamma quando, a sorpresa, inizi a vomitare, ti dà la nausea anche solo l’odore del caffè, ti è aumentata dal giorno alla notte una taglia di reggiseno e dormiresti ad ogni ora ed in ogni momento della giornata!!!! Lì è quando scopri di essere incinta….ma essere mamma è tutta un’altra cosa.