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Viaggi

4 giorni tra Puglia e Basilicata: Matera e dintorni

AlberobelloIl mio compleanno si è concluso solo da qualche giorno e il regalo in assoluto più bello che potessi ricevere è stato un viaggio. Un viaggio piccolino, un assaggino insomma, una toccata e fuga che però mi ha lasciato gli occhi pieni di meraviglia, il cuore gonfio di gioia e le mani cianotiche di freddo. Del resto chi si aspettava la neve al Sud????

Ma andiamo con ordine! Ecco la nostra 4 giorni on the road tra Puglia e Basilicata.

Ho sempre desiderato vedere Matera, la città dei sassi, Patrimonio Mondiale dell’Unesco e Capitale europea della Cultura nel 2019. Non so cosa mi attirasse a lei, ma è stato uno dei primi desideri che ho espresso nel progettare il nostro viaggetto. Non che non ci siano altre mete che mi piacerebbe vedere (tze!! non mi basterebbero le righe di un post per elencarle tutte!!!!), ma Matera ha sempre esercitato un certo fascino su di me e dovevo vederla. Quindi abbiamo iniziato a progettare il viaggio, che ha assunto una conformazione più o meno definitiva due giorni prima della partenza.

TRANI, LA PERLA DEL SUD

Trani

Trani

Caso ha voluto, per la scelta della prima tappa, che vedessimo giusto un paio di giorni prima il film “Loro chi?” con Marco Giallini (che io adoroooooooo) ed Edoardo Leo, ambientato per buona parte a Trani. E vuoi non passare di lì spezzando il viaggio e soprattutto andando a vedere la Cattedrale sul mare??? Ci hanno accompagnato all’arrivo una distesa di pale eoliche imponenti, le stesse che ho visto nel film.

Cattedrale di Trani

Cattedrale di Trani

Abbiamo prenotato tramite Booking il B&B Longobardi, in posizione centralissima alla città, tranquillamente visitabile a piedi, per cui abbiamo appoggiato l’auto e non l’abbiamo più toccata per 24 ore. Arrivando per le 17 la giornata volgeva già al termine, per cui l’abbiamo girata un po’ a zonzo by night, per poi riprendere il giro la mattina seguente, con una luce spettacolare, un sole brillante e un cielo azzurro e terso, che ha fatto spiccare ancora di più la meraviglia della Cattedrale.

Trani Città Slow

Trani Città Slow

Trani è una città slow, tutto è estremamente rallentato, le persone sono tranquille, i pescatori allestiscono i loro banchi del pesce sul porto e chiacchierano tra loro di non so cosa visto che non capivo il loro dialetto, le auto girano lungo la cintura della città con calma, dandosi la precedenza l’una con l’altra. Abbiamo ripercorso alcuni luoghi del film, e ho scoperto dal gestore del B&B che gestisce anche il bar presso il quale avevamo la colazione, che Giallini durante le riprese è passato diverse volte per quello stesso bar!!!! Inoltre ci hanno detto che anche Carlo e Diana, nel 1982, trascorsero qualche giorno a Trani (vabbè questa è una chicca perchè pare non lo sapesse nessuno, per cui ve la riporto così come me l’hanno raccontata!!).

Trani e playground

Trani e playground

A Trani c’è anche la bellissima Villa Comunale che ospita un parco giochi per bimbi, alberi stupendi e dalle forme “arrampicabili” (non c’erano cartelli per non farlo, ma ci siamo arrampicate solo una volta!!!!), pappagallini lasciati liberi di volare per arrivare al Fortino ed ammirare l’incontro del mare con la città.

 

CASTEL DEL MONTE

A metà mattina, il 28/12, siamo ripartiti alla volta di Matera, ma durante il nostro percorso abbiamo deciso di fermarci a Castel del Monte, visto che la guida che avevo portato con me lo descriveva come qualcosa di spettacolare, ma soprattutto come un mistero ancora tutto da risolvere!!

Castel del Monte

Castel del Monte

Anche detto l’ottagono di Federico II, è situato a 18 km da Andria su un colle a 540 metri sul mare, e dal 1996 è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. E’ possibile arrivare con l’auto fino alle pendici del Castello, dove si acquista il biglietto da 5€ per poterlo visitare. Ci sentiamo di consigliare vivamente il supporto delle guide della Proloco disponibili ad introdurvi nel mistero di questa costruzione (alle quali è possibile elargire un contributo volontario per il prezioso servizio che offrono e che vale assolutamente la spesa!). Girare per il castello, lungo le sue scale a chiocciola circolari, tra stanze in pietra calcarea e quel che rimane dei rivestimenti in marmo è curioso ed emozionante anche per i bimbi.

 

MATERA, LA CITTÀ DEI SASSI

Dopo la tappa a Castel del Monte, arriviamo a Matera, dove avevamo prenotato nel B&B “Le due arcate” appena fuori dai Sassi, molto accogliente e pulito, scelto direttamente da Franz per la sua caratteristica di sembrare dentro una grotta!!!! La gentilezza del proprietario Antonio, che ci ha fatto trovare spumante e pandoro, ogni accortezza per la colazione, cialde per caffè e tisane ci ha immediatamente fatto sentire a casa, con quel giusto mix che cerchiamo sempre tra accoglienza e autonomia. Matera è spettacolare, forse più di notte che di giorno perchè la magia delle lucine che illuminano le grotte dei sassi, le luci del Natale e… la neve che ci ha accolti appena arrivati hanno un fascino del tutto particolare. Di giorno sembra un paese d’altri tempi, qualcosa di medioevale, restituisce agli occhi di chi guarda una dimensione passata, soprattutto visitando le Case grotta che narrano di tempi non tanto lontani (dopo guerra), ma così distanti dal nostro modo di vivere oggi.

Matera è un intricato dipanarsi di stradine che salgono e scendono, di abitazioni e alloggi che si confondono incredibilmente all’interno della roccia di tufo, di chiese e di piazzette. Tutto è estremamente coerente nei colori e nell’architettura paesaggistica, tanto che sembra di girare in un labirinto e al visitatore inesperto occorre avere mappa alla mano!!!! Matera si divide in due anfiteatri naturali  che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Avendo pochi giorni e tante cose da vedere, noi ci siamo concentrati sul primo Sasso.

ALBEROBELLO, LOCOROTONDO, OSTUNI E MARTINA FRANCA

Sentieri in Val d'Itria

Sentieri in Val d’Itria

Il terzo giorno, mentre fuori la neve aveva fatto capolino su Matera, abbiamo deciso di andare a visitare alcuni paesi limitrofi: Alberobello, Locorotondo, Ostuni e Martina Franca.
Raggiungere queste località è di per sè un viaggio di scoperta, un’esperienza a contatto con la natura e la storia.

E’ stato incredibile attraversare parte della Val d’Itria e delle campagne pugliesi con l’unica compagnia della natura e della vegetazione: lunghissimi sentierini stretti (seppur per lo più asfaltati), delimitati da muretti di sassi a secco, il nulla intorno, se non qualche abitazione o trullo. L’incontro con altre auto è stato del tutto sporadico, da una parte per fortuna viste le dimensioni di queste viuzze!!!! Dall’altra, soprattutto al crepuscolo, mancando completamente l’illuminazione, affiorava il timore di poter rimanere appiedati e davanti a me scorrevano scene cinematografiche per nulla incoraggianti!!!!!

Alberobello

Alberobello

Alberobello è un paesino incantevole: la sua caratteristica sono le abitazioni, i trulli appunto, con la loro tipica forma conica, e la loro struttura in pietra a secco. AlberobelloI Trulli, presenti principalmente nella Valle d’Itria, sono utilizzati ancora oggi come abitazioni e costituiscono un geniale esempio di architettura spontanea.
Quando siamo arrivati noi nevischiava, c’era un freddo pungente e l’atmosfera natalizia ci ha accompagnato nella nostra breve visita (visto che Franz è scivolato e si è bagnato completamente i pantaloni e avevamo ancora l’intera giornata da stare fuori!!!!!).

 

Locorotondo e Ostuni sono meravigliosi: il primo per le mura che da Alberobello si vedono in lontananza ergersi fino al cielo, con contrasti ben visibili di bianco e azzurro. A Locorotondo c’è una bellissima panoramica di tutta la val d’Itria che è imperdibile per il fascino e l’immensità e i colori, che anche d’inverno sono impressionanti (la terra di questa Valle è di un rosso di prussia pazzesco!!!!). La seconda per la calce bianca che riveste gli edifici e la rende brillante sotto il sole, ma ugualmente luminosa anche sotto il cielo plumbeo che purtroppo ha accompagnato la nostra escursione.

pigne o pumi

pigne o pumi

Una curiosità che non conoscevo: tipici della Puglia, ma che ho trovato ad Ostuni sono le pigne o pumi, che venivano poste sui loggioni dei palazzi signorili. Essi rappresentano un bocciolo di rosa che sta per sbocciare, come voler dimostrare l’eleganza della natura, ed è per questo che oltre ad essere un originale oggetto d’arredo, ha un significato assai importante, infatti simboleggia: Fortuna, Abbondanza, Prosperità, Fertilità e Novità.

Martina Franca

Martina Franca

Infine Martina Franca che vale assolutamente la pena di vedere, soprattutto nel suo centro storico (un po’ come tutti questi paesini che nella parte storica sono sicuramente più affascinanti). Noi ci siamo arrivati a pomeriggio ormai inoltrato e non ci siamo fermati molto, se non il tempo di perderci a piedi tra i suoi vicoletti stretti e bianchi, visitare la basilica e lasciarci conquistare dai mille negozietti e dai mercatini appositamente allestiti per il periodo natalizio.

 

 

In 4 giorni abbiamo fatto quasi 2000 kilometri e abbiamo assaporato un po’ di Basilicata e un po’ di Puglia, tornando a casa con il desiderio di tornare per vedere tutto quello che riservano queste terre splendide. Il viaggio, che pensavamo più faticoso considerando la zavorra compagnia di tre bimbi, è stato decisamente piacevole e avere l’auto a disposizione ci ha consentito momenti di “sbrinatura” delle nostre ossa necessaria per poterci ritemprare alla volta delle mete successive.

Torneremo Puglia, perchè abbiamo lasciato a Matera e in Val d’Itria un pezzetto del nostro cuore!!!!!!

firma_Sara

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