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Luglio 2017

    Esperienze

    Giugno con il bene che ti voglio

    Giugno, giochi d'acqua Chi è genitore ha sicuramente presente quale sia il mese dell’anno più temuto, più minaccioso, quello al cui pensiero cadono goccioloni di sudore grandi come noci di cocco. Il mese che ogni genitore vorrebbe cancellare dal calendario, nonostante sancisca definitivamente l’avanzare del periodo estivo, il tepore delle sere passate fuori casa girando in bicicletta con la brezza serale che rinfresca dal caldo afoso che inizia ad esserci durante il giorno.

    Il mese di cui parliamo è giugno, un mese terrificante per un unico importante motivo: a giugno finisce TUTTO.

    Giugno è un mese stupendo e contemporaneamente …..agghiacciante!!!!!!

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    CookLab

    CookLab: Pane integrale fatto in casa

    Pane integrale fatto in casaAmo il pane fatto in casa, amo il suo profumo nell’aria e il rumore che fa quando lo tagliamo.
    Purtroppo non ho tempo di farlo tutte le volte che vorrei: risolvo facendolo di pezzatura grande così mantiene la fragranza più a lungo e anche dopo 2-3 giorni rimane morbido, se non lo lascio all’aria.
    Mi piace sempre sperimentare nuove ricette che personalizzo con gli ingredienti che ho in casa, come semi e frutta secca, o farine differenti, mentre ciò che non cambio mai è il lievito madre, o meglio io utilizzo il licoli, la versione liquida, più facile da gestire. Il pane ottenuto è sicuramente più digeribile.

    Questa è la mia ricetta base che potrete poi arricchire come volete, ma se preferite le ricette dolci vi consiglio di provare i cornetti fatti sempre con la pasta madre.

    Ingredienti per il pane integrale

    • 80 gr di licoli (rinfrescato e attivo)
    • 350 ml di acqua
    • 1 cucchiaino di malto o miele
    • 550 gr di farine miste (di solito uso un 30% di 0 e un 70% di farina integrale mista)
    • 12 gr di sale

    Procedura

    Pane integrale, prima di infornareIo sono sempre molto pratica nei miei procedimenti e tendo a prendere delle scorciatoie, quindi sciolgo in una ciotola il licoli con l’acqua aggiungendo il malto o miele, poi senza aspettare (anche se sarebbe meglio far riposare un pochino), peso tutta la farina nella stessa ciotola e mescolo prima con una forchetta o un cucchiaio di legno, aggiungendo il sale, e poi impasto bene a mano sempre nella ciotola (non ho voglia di sporcare altro o tirare fuori l’asse 😉 ). Se volete fare le aggiunte di semi vari e frutta secca potete farlo adesso. Io a questo punto aggiungo l’olio continuando a impastare ancora un po’ finchè viene assorbito completamente e solitamente sono sufficienti pochi minuti. Considerate che l’impasto ottenuto deve risultare morbido, ma non appiccicare. Copro la ciotola con la pellicola trasparente, aspetto mezz’oretta e faccio qualche piega, cioè prendo l’esterno dell’impasto portandolo verso il centro dell’impasto: questa operazione andrebbe fatta per diverse volte (anche 6/8) ogni 10 minuti, ma io sono pigra e non sempre lo faccio. Fatte o no le piegature, metto la ciotola in frigorifero anche 8/10 ore e infine la tiro fuori per altre 6/8 ore. Solitamente faccio l’impasto alla sera e la mattina dopo lo tiro fuori dal frigo così nel pomeriggio mi preparo per la cottura. Accendo il forno al massimo della temperatura, per me 240°C, lasciando la teglia in forno a scaldare. Quando il forno è caldo rovescio il pane sulla teglia e faccio i tagli al pane con un coltello affilato, inforno per 40′ circa, con la prova stecchino come per le torte per vedere se è cotto. Una volta sfornato meglio farlo raffreddare su una grata, io usa quello del forno.

    Trucchetti

    Vi svelo qualche trucchetto che di solito uso, magari li conoscete già altrimenti provateci anche voi poi mi direte se sono efficaci.

    • Utilizzare acqua tiepida per sciogliere il lievito lo attiva più velocemente, l’importante è che non sia troppo calda per non uccidere tutto;
    • meglio non aggiungere tutta la farina subito se non si conosce già la ricetta, ogni farina assorbe l’acqua in modo diverso, si fa sempre in tempo ad aggiungerne alla fine valutando la consistenza dell’impasto;
    • l’impasto è pronto quando raddoppia il suo volume, io lo metto in frigorifero perchè rallento la lievitazione e riesco ad organizzarmi con i miei tempi, se avete fretta evitate il frigorifero e otterrete il vostro impasto in 4/6 ore a seconda della temperatura della stanza;
    • potete anche farlo lievitare in un cesto ricoperto da un canovaccio infarinato, la forma verrà più definita e sarà più facile rovesciare l’impasto sulla teglia aiutandosi con il canovaccio;
    • quando scaldo il forno lascio un pentolino di acqua oppure spruzzo dell’acqua prima di infornare, così il pane dovrebbe rimanere più morbido;
    • potete spolverare la pagnotta prima di infornarla con vari semi, ma per farli aderire meglio bagnate delicatamente con un pennellino la superficie;
    • alla fine della cottura mi bagno le mani pulite e le passo su tutto il pane per rendere più morbida la crosta.

    Ho anche pensato che per facilitarmi la vita e riuscire a fare il pane anche in estate, quando la voglia di accendere il forno è pari a zero, di farmi regalare una bella macchina pane Panasonic, le mie amiche me ne parlano molto bene, potrei programmarla in modo  da avere il pane quando torno dal lavoro o al mattino per la colazione, potrei anche tagliarlo a fette per congelarlo, insomma avete capito che ho già un sacco di idee per i suoi usi, l’ho già inserita nella mia wishlist ;-).

    Voi cosa dite? Avete la macchina per il pane? Fate spesso il pane?

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    Esperienze

    Una casa che parla di figli

    Recentemente ho visto il video dei nostri amici Elisa e Luca di Miprendoemiportovia in cui aprivano le porte del loro appartamento per farci entrare a visitare i luoghi e le stanze (oltre che gli oggetti) che più parlano di viaggi. Il video si concludeva chiedendo a noi, che lo stavamo guardando, quale stanza della nostra casa parlasse più di viaggi e così ho riflettuto e ho risposto che a casa nostra non c’è una stanza che racconta di viaggi veri e propri, ma del viaggio più bello che abbiamo iniziato a fare 14 anni or sono e che nel frattempo si è triplicato: il viaggio di essere genitori.

    Come probabilmente è presumibile che sia, la nostra casa parla di figli, trasuda proprio della loro presenza (a volte diciamo pure che ne è sopraffatta!!!!).

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    Esperienze

    La fine di un libro e quella sensazione come di…..

    Fine di un libro

    Non riesco a dire esattamente che sensazioni mi lasci addosso la fine di un libro, perchè in realtà le emozioni che provo quando arrivo all’ultima pagina, o anche avvicinandomi alle ultime pagine, sono tante e non riassumibili in un’unica parola. Chiaramente si parla di libri che ti lasciano qualcosa, che sono in grado di parlarti, che ti catturano, ti rapiscono e ti fanno affezionare.

    La fine di un libro porta con sè una sensazione come di…

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