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amicizia

    Esperienze

    Amicizia anche se..

    Quanto piace ai nostri figli invitare a casa amichetti per giocare in compagnia e far vedere i propri giochi!!! I miei figli vorrebbero sempre avere qualcuno a casa, ma per questioni organizzative abbiamo la possibilità di invitare solo nei fine settimana (sempre che non ci siano partite/concentramenti, cerimonie, scout, catechismi, compleanni, pranzi/cene..): insomma avete capito che di occasioni per invitare non ne abbiamo molte. Poi dividete queste occasioni per tre figli, visto che raramente accetto amici di diverse età (salvo le eccezioni dei fratelli) e vi potete immaginare che devono essere dei momenti pianificati e ben ponderati, per non buttare via una giornata preziosa con il primo compagno che capita.

    Preparazione dell’agguato

    I bimbi sanno che quando si invita qualcuno a casa ci deve essere una minimo di parvenza d’ordine (dire ordine in casa nostra è quasi un’eresia). Damiano è sicuramente il più bravo ad aiutarmi a sistemare, ma negli ultimi giorni era particolarmente attivo, ha anche liberato un intero angolo per sistemare meglio tutti i lego che abbiamo. Il suo piano è diventato evidente quando è arrivata la richiesta ufficiale “mamma, posso invitare qualcuno sabato a giocare?“, ma direi che con tutto il lavoro e l’impegno profuso la concessione è stata sicuramente più che meritata. Appurata dalla mia fitta agenda degli appuntamenti che il sabato sarei stata relativamente libera, lasciando il concentramento del grande in gestione al marito, ho acconsentito alla richiesta e ho detto a Damiano di procedere pure all’invito.

    Invito

    E voi direte, ok..ma che storia banale..anche noi abbiamo sempre la casa piena degli amichetti dei figli che sfrecciano con le macchinine o con i robot o delle compagnucce delle figlie che cucinano o giocano alla scuola con le bambole, vero?!?
    Giusto, però Damiano, quasi 10 anni, ha invitato a casa Annalisa, sua compagna di scuola (e non fidanzata, vero Sara!?!). Ricordate che Sara (socia e front woman del blog) ha due figli della stessa età dei miei, che frequentavano le stesse classi; i piccoli si sono persi quest’anno con la prima elementare, ma i mezzani frequentano la stessa classe e hanno un carattere molto simile e molte passioni in comune. Così si sono messi d’accordo per fare un pomeriggio di lego e magari qualche ricettina in cucina, mentre noi mamme ci messaggiavamo incredule della loro indipendenza e della scelta controcorrente. Damiano avrebbe anche voluto che rimanesse per tutti i pasti e la notte, ma la cosa diventava un po’ troppo complicata, visto impegni precedenti, e abbiamo convenuto che potevano accontentarsi per ora di un pomeriggio insieme.

    Sabato pomeriggio

    Il sabato fatidico è arrivato, dopo pranzo è arrivata Annalisa, con qualche minuto di ritardo, come conviene ad una signorina, passati con molta apprensione e agitazione da Damiano, come conviene ad un ometto, il quale, ha anche avuto l’accortezza di chiedere di poter telefonare alla mamma Sara per chiederle se sapeva dove abitavamo!!! Io avrei avuto una certa agitazione se avessi dovuto parlare con i genitori di una mia amica a 9 anni 😉 .
    Cosa hanno fatto? Innanzitutto hanno rotto il ghiaccio andando a prendere insieme tutti i lego da usare, il padrone di casa ha mostrato tutte le sue opere e hanno iniziato insieme ad giocarci e a costruirne altre. Sono stati un’ora a chiacchierare, confrontandosi e ammirando le realizzazioni, finchè ho proposto la pausa culinaria. Amano entrambi cucinare, in particolare la pasticceria, quindi tutti in cucina a fare una buona torta. Damiano ha scelto una ricetta che avevamo già sperimentato, una delle sue preferite: la torta al mascarpone. Hanno fatto tutto da soli: hanno letto la ricetta, pesato, mescolato, scaldato, ogni tanto si sono dati il cambio con molta armonia e senza mai una discussione, mentre io li guardavo incantata in disparte per non disturbare. Infornata la torta, sono tornati alle loro opere di alta ingegneria, ma in compagnia della televisione. Mio figlio ha voluto far vedere alla dolce donzella qualche puntata di… “Ken il guerriero“..ehm, non so se avete presente?!?! Ok, tutto bene, ma venite a fare merenda con la vostra torta, che è meglio!!
    Il pomeriggio è finito, Annalisa deve andare perchè ha un impegno e i due amichetti si salutano.

    Ha invitato una FEMMINA!!

    Sia io che Sara abbiamo già detto più volte che non facciamo molte differenze di genere, ma lasciamo che gli interessi e le attitudini dei nostri figli si sviluppino senza divieti o freni, e così funziona anche per le amicizie, anche se diventa difficile nell’ambiente scolastico. Spesso Damiano mi ha chiesto se secondo me era normale che a lui piacesse giocare anche con le femmine, visto che alcuni compagni (maschi) lo prendono in giro quando sceglie di passare la ricreazione con le compagne, come se fosse una colpa grave o un affronto preferire altro a tirare sempre due calci al pallone. Ho sempre cercato di rassicurarlo, anche io ho sempre giocato molto volentieri con i maschi nelle mie lontane ricreazioni del dopoguerra, è normale scegliere volta per volta il gioco o l’attività che si preferisce fare, l’importante è divertirsi e stare bene.

    A proposito: Sara, ti anticipo che Damiano la vuole invitare insieme ad altre amiche e amici alla sua festa di compleanno, lui ha già previsto il pigiama party con notte fuori e ha già previsto dei giochi a squadre, è già mooolto avanti 😉

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    Esperienze

    Dolcissime soddisfazioni

     

    Torta di pescheCi sono giorni che trascorrono apparentemente uguali, senza particolari scossoni, immersi nel normale tran tran della quotidianità; altri che assumono pieghe del tutto inaspettate e colorate grazie ad un altrettanto apparente nonnulla, a frasi, parole, telefonate, mail…insomma grazie a qualcosa che proprio perchè inatteso ti lascia a bocca aperta. Questo è accaduto qualche giorno fa, e vi assicuro che non ho dormito la notte…o meglio per diverse notti!!!!! E non potrei definire queste emozioni se non come dolcissime soddisfazioni!!!!

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    Viaggi

    Un gita nel nostro appennino reggiano: rifugio Segheria

    triomontagna

    Andare in collina tra adulti mi è sempre piaciuto moltissimo, perchè è un momento che prendo con me stessa e che “uso” per affrontare i miei limiti e cercare di superarne qualcuno; ma devo dire che andarci in famiglia e in compagnia ha un sapore che sa di buono e che ti fa vedere i tuoi cuccioli attraverso lenti nuove e, purtroppo o per fortuna, ti fa accorgere di quanto stiano crescendo.

    Domenica 31 luglio siamo arrivati al Rifugio Segheria dell’Abetina Reale, a Civago (RE), ed è stata veramente una bella gita, che ci serviva per sperimentare i nostri piccoli esploratori di 4-5-6 anni! E forse serviva un pò anche a noi gruppetto di genitori-amici che ama stare insieme in compagnia!!!!!

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    Eventi

    Aspettando….il mammacheblog di domani!

    mammacheblog-slider

    Ci eravamo riproposte di fare un post successivo al Mammacheblog (lo faremo, lo faremo, tranquilli!!!!), ma oggi ho l’ispirazione per farne uno in anticipo. Certo ci vuole solo la mia fantasia a parlare di qualcosa a cui non ho ancora partecipato, ma non voglio fare il resoconto della giornata di domani, ma condividere le emozioni e il sentire che proviamo in attesa di questo evento.

    Abbiamo già scritto altrove sia della nostra prima volta (leggi qui), che della nostra mancata partecipazione al Mammacheblog (leggi qui), ma mai della nostra attesa.

    Oggi vi raccontiamo cosa proviamo ad aspettare il mammacheblog di domani!

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    Senti chi parla

    SentiChiParla: Caro Amico ti scrivo

    lettera al mio migliore amico

    Per la rubrica “Senti chi parla” oggi ho l’immenso piacere di ospitare la lettera di Andrea al suo migliore amico, che per dirla tutta è il mio primogenito Sebastiano! La sua mamma me la fece leggere qualche mese fa e io mi commossi, così ho pensato di chiederle il permesso di pubblicarla nella nostra rubrica.

    Leggendola mi ritornano in mente i loro primi approcci, quando Sebastiano appena nato lo guardava incuriosito e Andrea, più “vecchio” di cinque mesi, felice e sgambettante, cacciava uno dei suoi urli (il vocione è caratteristica di famiglia) facendo scoppiare in pianti disperati l’amichetto. Diciamo che non è stato esattamente amore a prima vista: per qualche mese Sebastiano l’ha guardato con terrore, ma era uno spasso vederli insieme!!
    E adesso, a dieci anni, sono ancora uniti, così diversi e così simili, per citare la Pausini 😉

    Ecco quindi la lettera di Andrea al suo migliore amico:

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    Eventi

    Georgica: una fiera per grandi e piccoli

    Georgica spazio giochi

    Georgica spazio giochi

    Sabato 16 e domenica 17 aprile, le sponde del fiume Po nel territorio di Guastalla e Gualtieri (per chi non lo sapesse, provincia di Reggio Emilia), si sono animate di un brulicare di persone che hanno partecipato con interesse e curiosità a Georgica! Cosa sia la fiera è presto detto:  è una mostra mercato di varietà tradizionali di frutti, fiori, ortaggi e sementi; una mostra di animali rurali di “bassa corte”; una mostra mercato di prodotti enogastronomici e biologici tipici e dimenticati; un festival di arte ambientale; una festa del vintage; una fiera dei vagabondaggi, dei nomadismi, dei pellegrinaggi, delle transumanze e delle navigazioni di uomini ed altro; una festa delle “singolarità territoriali”, del Po e di altre vie d’acqua. Ne stanno parlando diversi giornali locali, e anche noi abbiamo voglia di dire la nostra e di raccontarvi la nostra Georgica

    Georgica è un luogo del ritorno!

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    Esperienze

    Il senso di Sara per il Natale

    teatime con amiche

    teatime con amiche

    Mi fermo finalmente al pc dopo giorni, settimane, forse anche mesi, che nulla hanno avuto in comune con quello che dovrebbe essere la preparazione al Natale per come lo intendo io. Oggi, dopo una mattinata, l’ultima, di lavoro finalmente torno a casa e altrettanto finalmente mi metto a fissare il nostro albero di Natale, le sue luci e appoggio lo sguardo sui biscotti che domenica ho aiutato le mie bimbe a fare (o per meglio dire sulle poche briciole rimaste!!!). E i pensieri mi vengono fuori dalle dita allo stesso modo di come si cerca l’aria riemergendo dall’apnea (paragone che mi sembra oltremodo azzeccato!!!!), sulle note di Michael Buble (ok, potete togliermi l’amicizia!!!).

    E penso al senso di Sara per il Natale.

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