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Educazione, Esperienze

Mamma, ho bisogno di te!

maniSe si trattasse solo di presenziare ad una partita di pallone, ad un’esibizione di ginnastica artistica, ad un allenamento equestre, o di consigliare all’acquisito di un vestito, di un accessorio, o di accompagnare a scuola o a letto un figlio…..si può dirottare tranquillamente sul papà!!!! (magari per l’abbigliamento no però….)  🙂

Ma quando si tratta di una “richiesta di aiuto”, pulita, semplice, schietta, diretta, sintetica, ma al contempo pesante come una lama che ti penetra nel cuore….è sicuramente roba da mamme!!!!! Anche perchè l’affermazione che dà titolo al post ha un soggetto molto chiaro nella frase, e non lascia adito a molti dubbi….

Credo che non capitino spesso le richieste di aiuto esplicito da parte dei nostri figli. Forse molto più frequentemente accade di doversi allambiccare nel tentativo, questo sì spesso vano, di non essere in grado di comprendere cosa stia accadendo ai nostri bimbi o ragazzi.

Quando però succede che una tua creatura ti dica: “Mamma ho bisogno di te“, quel momento non lo dimenticherai mai, per tutta la vita. E i secondi che ti separeranno dall’emettere un suono o dall’agire un’azione sembreranno interminabili.

Oggi faccio outing, è una cosa di moda oggigiorno e io, da brava blogger in erba, seguo le tendenze (più che altro le rincorro e mi seminano!!!) e voglio dire la mia.

Ebbene sì, è capitato che io non mi sia accorta di alcuni segnali. Mi è capitato di non aver dato il giusto peso a degli sguardi, a dei gesti, a delle parole, a dei comportamenti, di non domandare quando forse era ora, di non ascoltare quando mi si era presentata l’occasione. Mi è capitato e questa cosa non può lasciare indifferenti secondo me.

Innanzi tutto perchè il mio blog non si chiama “Giardinaggio” o “Mangiaresano” o “Creaconlafantasia”! Il blog si chiama “Ascoltamicongliocchi”, cioè come dire: “Mamma sveglia!!! I tuoi figli non ti diranno esplicitamente tutto quello che vorresti sentirti dire, ma devi accorgertene osservandoli, comunicando con loro, ascoltando i loro tempi, i loro silenzi, accorgendoti dei loro segnali, dei loro S.O.S. anche se velati”!!!!!! (probabilmente quando io e Monica abbiamo scelto il titolo siamo state un pò troppo ambiziose!!!!!).

Ad ogni modo:

Non ho ancora ben capito da dove possa essere partito o cosa abbia generato questo malessere: lei ha citato qualche “fonte” per cui credo che c’entri con il suo disagio e ho capito che è arrivata a raccontarmelo quando ormai non ce la faceva più ad aspettare che io me ne accorgessi (a volte i figli sono più maturi e disincantati di noi adulti e decidono di prendere il toro per le corna!!!!). Mi ha mandato segnali, se ci ripenso, ma io li ho ignorati, anzi quasi snobbati catalogandoli nel genere “capricci” di una bambina della sua età. Del resto rientrano nella categoria “capricci” una serie variegata di generi: un pò come la pentola del minestrone, dove non c’è da badare alle verdure che hanno tempi diversi di cottura, perchè l’obiettivo è che si spappolino!

Quando ha iniziato a somatizzare il suo malessere, ho visto chiaramente che qualcosa non andava. E, pur sorpresa come un lampo a ciel sereno, ho deciso di aprire il vaso di pandora.

Come mi sono sentita? Da una parte contenta del fatto che avesse avuto la forza e la volontà di parlarmi a viso aperto, di cercare di dare un nome alle sue emozioni e a quello che la stava arrovellando; dall’altra mi sono vissuta come una mamma disattenta, che ha contribuito a far star male la propria bimba perchè non è saputa intervenire in tempo, prima che la bomba scoppiasse. Possiamo avere tutte le attenuanti del mondo, ma non si deve perdere di vista il focus: la serenità dei nostri figli. Non sono la mamma chioccia che sconta le fatiche o evita ai propri figli di conquistarsi qualcosa. Diciamo che non regalo quasi niente, perchè mi hanno sempre insegnato che “il mondo è di chi se lo conquista“.

MA….Ma come genitore, imperfetto e per fortuna, vorrei che i miei figli fossero quanto meno sereni, e potessero sentirsi liberi e felici nella propria vita. Vorrei che, seppur non perfetti (nemmeno loro, e di nuovo per fortuna!!!), fossero almeno tranquilli nel poter ricercare la loro felicità!!!!!!

firma_Sara

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2 Comments

  • Reply drusilladeserto

    Bellissimo questo post! A volte è proprio difficile capire i nostri figli, spesso siamo distratti dalla vita che corre veloce. Per fortuna loro se ne accorgono e ci vengono a chiedere aiuto.

    Gennaio 29, 2016 at 4:14 pm
    • Reply Sara

      Grazie Drusilla!!! Sì a volte i figli si vestono da genitori e ci soccorrono!!! Certo che un po’ ci si sente inadeguati e subentra anche il senso di colpa, ma ho voluto scrivere questo post proprio per ammettere senza riserve la nostra (mia) imperfezione!!

      Gennaio 29, 2016 at 4:18 pm

    Rispondi a Anonimo Cancel Reply