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Esperienze

Giorni di festa, giorni di progetti

Camper di Andrea in Sardegna

Camper di Andrea in Sardegna

E’ inevitabile, non appena ho un attimo di tempo in più rispetto al solito, non appena si avvicinano momenti in cui posso stare a casa e non mantenere il solito ritmo serrato dell’anno, ecco che mi si presenta urgente come bere un sorso d’acqua nel deserto il desiderio di fare progetti.  La cosa incredibile (soprattutto per chi mi conosce) è che più sono strampalati (o forse solo all’apparenza tali!!!), più sono istrionici, pazzeschi, irrazionali, più mi interessano e ci dedico energie e tempo per tentare di capire come poterli realizzare.

Oggi è tempo di “viaggi on the road”: il camper!

E’ solo un’idea ovviamente, non sto partendo né tantomeno ho un camper nel cassetto!!! Però, complici la mia amica Liz e Andrea che mi hanno supervisionato il post prima che uscisse considerando la loro massima esperienza nel campo, ma anche amiche del web come Daniela di Due per tre fa cinque e Letizia di Incinqueconlavaligia (loro sono travel blogger e viaggiano in camper!), si sta facendo strada in me l’idea di noleggiare un camper (acquistare mi sembra prematuro o oltremodo costosetto!!!) per vivere un’avventura on the road.

Ho provato  a tirare fuori la bilancia e mettere sul piattino sia i pro che i contro di un’ipotesi come questa e sono arrivata alla seguente conclusione:

PRO

  • grandissimo senso di libertà, anche solo per il fatto di poter scegliere la destinazione strada facendo, direttamente quando sei sulle 4 ruote, e a seconda di come sei ispirato o di quanto di affascina un posto che stai attraversando
  • Non è necessario spulciare il web alla ricerca della migliore offerta di alloggio per 2 adulti e tre bimbi (che quando si inizia ad essere in 5 forse l’unica possibilità low cost inizia ad essere l’appartamento!!!)
  • Decidi la destinazione anche solo qualche giorno prima della partenza, anche in base al meteo, e soprattutto se si ammala qualche bimbo non hai il patema di disdire entro le 24 ore precedenti “sennò perdi la caparra”
  • il viaggio forse può ridiventare piacevole e avrai la possibilità di guardare anche la strada davanti a te o il paesaggio e non più soltanto a destra e sinistra dell’abitacolo per cercare di intrattenere i bimbi affinché non attacchino con il solito mantra: “Quando siamo arrivati????”
  • soprattutto sei hai bimbi ancora abbastanza piccoli, potranno starsene comodamente seduti dietro, mentre voi potrete decidere di partire anche di notte (sempre evitandovi di sentire il mantra per tutto il viaggio!!!!), oppure potranno leggere, guardare un film, giocare facendo sì che il tempo passi per loro (e per voi) molto più velocemente
  • se hai un weekend libero o qualche giorno di ferie puoi decidere di partire last minute, perché è come se avessi sempre una casa pronta, solo che puoi scegliere di averla al mare, in montagna, in una città….
  • con un camper potete decidere di fare vita di comunità (andando in campeggio) ma anche di starvene soli e appartati, magari scegliendo spazi o aree di sosta isolate e fuori dal mondo e spettacolari
  • non ha la necessità di ambientarti in letti che non conosci, con materassi nuovi e cuscini che non ti appartengono, perché in camper sei come a casa, conosci bene gli spazi, i materassi e i cuscini e soprattutto il bagno è il tuo, con tutti i confort e le abitudini che ti caratterizzano
  • scopri in modo inatteso, a volte anche senza saperlo e senza averlo progettato, insomma ti lasci il lusso di “capitare” da qualche parte e di incontrare un paesello, una cultura, una popolazione nuova che nella tua mappa nemmeno sapevi potesse esistere e respiri a pieni polmoni la tua inaspettata scoperta!

CONTRO

  • non puoi pensare di vedere il mondo con il camper, perché le distanze, dovendole fare tutte on the road o al massimo in nave, sono lunghe e stancanti, per cui difficilmente puoi uscire dall’Europa o comunque devi stare nel raggio d’azione limitato
  • non devi soffrire troppo il mal d’auto, per lo stesso motivo di cui sopra
  • non devi soffrire di claustrofobia, perché lo spazio all’interno di un camper è abbastanza ridotto e i confini tra te e gli altri (o tra i fratelli) è limitato, per cui il rischio di insofferenza generale aumenta
  • devi essere abbastanza organizzato e ordinato, perché chiaramente essendo uno spazio piccolo non puoi portarti tutto quello che ti viene in mente (nè come giochi né come utensili), ma tutto va ragionato e ponderato con buon senso
  • la pulizia post viaggio e il riordino delle cose che ti sei portato via (ma questo succede anche quando parti per una vacanza tradizionale)
  • a volte le aree sono un po’ lontane dai centri abitati e occorre spostarsi o a piedi o in bici o con i mezzi pubblici
  • difficilmente i parcheggi sono attrezzati per ospitare camper e questo pone qualche limite se vuoi visitare dei centri abitati

Conteggiando i pro rispetto ai contro, è facile vedere come la bilancia penda sicuramente per i pro, anche se solo con uno scarto di un paio di punti, ma il “peso” specifico degli uni è sicuramente maggiore di quello degli altri, e credo che chiunque, anche i più scettici, un pensierino ce lo stiano facendo.

Io, giusto per scrupolo, sto controllando i “ponti” del 2016!!!!!

 

ps Ringraziamo Andrea Busana per averci regalato la sua foto, che rappresenta esattamente l’immagine che avevo in testa quando ho formulato il post!!!!!

firma_Sara

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