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Esperienze

E le chiamano ferie

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Quando sei donna e lavori, non aspetti altro che arrivi quel momento tanto atteso per tutto l’anno, in cui hai sancito, nero su bianco, quali saranno i tuoi giorni di ferie, hai sognato in quale meta esotica o di montagna trascorrerle romanticamente con la tua dolce metà, hai fantasticato su come potrai riempire le giornate di riposo con la lentezza che manca durante l’anno lavorativo e con tutti quegli interessi che durante i 12 mesi postponi proprio per quando arriverà il momento delle vacanze.

Quando sei mamma e lavori, non aspetti altro che passi quel momento tanto temuto per tutto l’anno, in cui hai dovuto sancire, nero su bianco a mò di condanna, quali saranno i tuoi giorni di ferie (e nulla è valso supplicare il datore di lavoro che ti offrivi anche gratuitamente per sopperire alle vacanze altrui), hai scartato tutte le mete esotiche o di montagna che potessero generare pericoli per la tua o altrui incolumità, hai constatato che di tempo libero non ne avresti avuto nemmeno un pizzico e quindi i tuoi interessi postposti durante tutto l’anno lavorativo sarebbero rimasti esattamente postposti.

Le mie ferie sono iniziate ieri lunedì 25 luglio, dopo 7 mesi in cui non avevo avuto nemmeno un giorno di “riposo” dal lavoro (a parte la partecipazione al Mammacheblog!!!), esattamente dopo circa 30 settimane in cui il lavoro ha riempito quasi tutte le mie giornate, e animata da tutti i più buoni propositi che potessero esistere, ho guardato in faccia i miei pupetti (probabilmente troppo poco!!!) e ho deciso che avremmo inaugurato il mio primo giorno di ferie andando INSIEME a fare shopping! Lo so, lo so, se ci avessi riflettuto per un po’ più di quei 3/4 secondi!!!!!!!

Sicchè ci siamo (PURE) alzati di buon ora (che come primo giorno di ferie…… sgrunt!!!!), abbiamo fatto una frugale colazione (che come primo giorno di ferie….RI-SGRUNT!!!!), e ci siamo messi in macchina alla volta della città!

Musica a palla perchè ogni gita che si rispetti si accompagna con un bel sottofondo e via!! Direi che nella mia mente si è fatta strada l’idea che potesse non essere stata proprio una proposta brillante da fare ai miei tre mostri pargoli, più o meno dopo aver percorso 10/15 metri…. esattamente alla ventesima volta in cui mi sono sentita fare questa domanda: “Siamo arrivati?“. Ecco, forse tra quella domanda e le successive affermazioni “Ho fame“, “Ho sete“, “Ho sonno“, “Sono stanco”, “Ho la nausea”, “Ho la pipì“, mi stava venendo meno la voglia di arrivare a destinazione. Ma si sa che le mamme sono testarde e io in primis, e non potevo farmi demolire l’entusiasmo per il MIO primo giorno di FERIE solo per queste stupide lecite rivendicazioni richieste.

Così ho percorso i kilometri che ci separavano dalla meta entrando in una sorta di trans meditativa costellata di “OHMMMMMMMMMMM” e di “Porc….” finchè FINALMENTE siamo arrivati!!!!!!

Nelle mie più rosee intenzioni avrei voluto acquistare qualcosa per me (lo so, lo so, ho peccato di egoismo e meritavo di essere punita!!!); chiaramente ho acquistato per tutti TRANNE che per ME.

Riassumerei le ore di shopping con questa serie di frasi che lo hanno accompagnato. A parte le precedenti già citate per il viaggio che sono state ripetute all’infinito anche durante la passeggiata tra i negozi, aggiungo: “Fa caldo!”, “Non potevamo stare a casa?”, “Mi fanno male le gambe“, “Mi fa male la schiena“, “Mi fanno male le braccia” (al che con tutti questi dolori articolari ho pensato ad una precoce forma di artrosi infantile!!!), “Mi compri…mi compri…mi compri.…”, “Uffa“, “Che noia“, “Che barba” (Sandra Mondaini saresti stata fiera di loro!!!!), “E stata lei!“, “E stato lui!“, “Abbiamo finito?“, “Andiamo a casa?”, “Andiamo in piscina“, “Oggi pomeriggio cosa facciamo?”….

OHMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM!!!!!!!!!!!!

…….

Oggi è iniziato il mio secondo giorno di ferie e…. devo lavare tutte le tende di casa, stirarle, pulire i vetri e rimontarle.

E le chiamano ferie!!!!!!!!!!

firma_Sara

 

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4 Comments

  • Reply Raffaella

    bellissima descrizione….Ahahahahah!!!
    chissà perché noi mamme non capiamo mai che tra le nostre aspettative e la realtà dei fatti c’è sempre un abisso!!!!!!!

    Luglio 27, 2016 at 3:55 pm
    • Reply Sara

      Grazie Raffaella della solidarietà!!!!Sì in effetti credo che ci accomuni una illusione difensiva, perchè altrimenti ci costringeremmo a lavorare 365 giorni l’anno!!!!Invece ogni anno è come se rimuovessimo questa informazione….e ciclicamente si ripete la stessa storia!!!!
      🙂

      Luglio 27, 2016 at 3:58 pm
  • Reply Gabriella

    Sto morendo dal ridere…… La comicità nasce dall’osservazione della realtà e non c’è niente di più comico (o tragico, dipende dai punti di vista) della vita quotidiana di una mamma!
    Hai tutta la mia solidarietà, e credo anche quella di tutte le mamme che lavorano!

    Luglio 28, 2016 at 9:31 am
    • Reply Sara

      spesso la grande comicità nasce anche dalle più tragiche situazioni, così come è vero anche il contrario. Diciamo che noi mamme abbiamo imparato a fare buon viso a cattivo gioco!!!! 😉

      Agosto 4, 2016 at 1:20 pm

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