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Educazione

Bimbi e capricci: come reagire?

Bimbi e capricci

Bimbi e capricci

Alzi la mano chi non ha mai avuto a che fare con i capricci dei propri bimbi, tradotti in urla, pianti di coccodrillo, pavimenti sbatacchiati con vigore dai pugnetti o dai loro piedini che in modo isterico scalpitano come cavalli imbizzarriti senza per altro farsi alcun male….Dai, dai non siate timidi, vi vedo, vi vedo e posso contare svariate mani timidamente rivolte al cielo!!! Non c’è da vergognarsi (oddio, parliamone, quando fanno le scenate isteriche nell’affollato centro commerciale, nel momento preciso in cui sembra che nessuno abbia fretta di fare la spesa, ma preferisca guardare e commentare comodamente lo spettacolo!!!)!!! Ma quando i nostri bimbi fanno i capricci, come si può reagire?

COME REAGIRE AI CAPRICCI DEI BIMBI

Ecco, dal nostro punto di vista, meglio evitare comportamenti che potrebbero portare ad una limitazione drastica e coatta della nostra libertà personale e condurci a dover dichiarare un domicilio diverso dalla residenza… 🙂

Scherzi a parte, agire d’istinto può non portare a nulla, ma può essere più efficace riacquistare un minimo di calma prima di affrontare il “problema”. Esempio, se siamo in un luogo pubblico è abbastanza improduttivo fare una scenata sulla scenata di nostro figlio: meglio intimargli con poche parole che i conti verranno fatti a casa portandolo via (anche di peso se serve) dal luogo. Tentare di far ragionare un bambino in preda ad una crisi nervosa non porta quasi mai a nulla, con il rischio di aumentare la nostra frustrazione e non ottenere alcun risultato desiderato. Solo una volta a casa, quando lui e noi avremo ripreso un pò di calma e allontanato la porpora di vergogna dalle nostre guance, sarà il momento per riprendere l’argomento. Anche con i bimbi piccoli, quelli intorno ai 3 anni, ha senso farlo perchè capiscono benissimo, soprattutto se con loro agiamo a livello emotivo, raccontando in particolare come ci siamo sentiti noi alle loro reazioni (Es. “Sai che hai fatto diventare triste la mamma con le tue urla?”, “Non mi viene voglia di ridere con te adesso”).

Un’altro comportamento che può funzionare quando un bimbo è particolarmente agitato e nervoso e sembra non riuscire a calmarsi è l‘abbraccio contenitivo, tecnicamente chiamato Holding e di cui hanno scritto diverse mamme nei loro blog. E’ una forma, decisamente unilaterale inizialmente, di abbraccio in cui si trasmette al figlio sicurezza, contenimento, accoglienza e possibilità di rilassarsi. In prima battuta si avverte la resistenza del bimbo ad essere contenuto, perchè permane in lui una dimensione di tensione muscolare dovuta alla rabbia, ma poi sembra che si arrivi ad una sorta di rilassamento. Diciamo che, dal mio punto di vista, mi sono trovata a sperimentarlo pur non avendo conoscenza di questa tecnica, perchè in certe situazioni, soprattutto quando tuo figlio e quindi anche tu mamma state dando spettacolo nei luoghi più affollati che si possano immaginare…… “le si prova un pò tutte!!!!”.

Devo anche ammettere che con me non ha sempre funzionato, anche perchè io sono per “far decantare” la rabbia, sentimento assolutamente funzionale per la crescita, perchè com-porta la frustrazione spesso, e quindi la necessità per i bimbi di passarci attraverso per poter diventare sempre più grandi e consapevoli (ricordate il nostro post sul famoso film InsideOut?).

Voi come reagite ai capricci dei vostri bimbi? E soprattutto come vi sentite?

firma_Sara

 

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2 Comments

  • Reply mammaonweb

    Non è semplice il ruolo di “genitore” e a volte di fronte ai capricci dei bambini non si sa proprio come comportarsi. Ogni età è diversa e ogni bambino è diverso! Grazie per i consigli!!

    Dicembre 1, 2016 at 1:08 pm
    • Reply Sara

      Ciao Silvia, grazie di essere passata di qui!!!!E’ proprio vero che ogni età e ogni bambino reagisce in modo diverso, speriamo con il nostro contribuito di poter dare qualche suggerimento e chi si trova più in difficoltà nel gestire situazioni che possono davvero mettere a dura prova i nervi di noi genitori così come la gestione di alcune emozioni dei nostri bimbi.
      🙂

      Dicembre 1, 2016 at 1:46 pm

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