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Adolescenza e Pigiama party: istruzioni per l’uso

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Adolescenza e pigiama party

Arriva un momento nella vita di ogni famiglia in cui i figli chiedono, anzi impongono, di valutare la proposta fare un pigiama party con i propri amici. Sofia ha chiesto annunciato di volerlo fare al compimento dei suoi 13 anni di età (e direi che ho trovato la proposta decisione tutto sommato plausibile), tra le amiche diciamo così “del cuore”, il gruppetto di confidenti caratteristico il periodo orribile particolare adolescenziale che sta attraversando. Ma, siccome vi voglio bene, mi sento di dare qualche piccola istruzione per l’uso, visto che ad ogni età il pigiama party cambia forma e natura.

Partiamo dal presupposto che un pigiama party tra tredicenni è decisamente diverso di uno tra novenni per esempio. E proprio in considerazione di queste differenze, si può partire estremamente avvantaggiati oppure tremendamente sfiancati!!!!

Se hai in casa delle tredicenni devi mettere in conto i seguenti dati di fatto:

1) loro non hanno bisogno di te in quanto madre, ma solo di te in quanto proprietario di un immobile, e quindi in grado di fornire loro un tetto sulla testa, qualche coperta per scaldarsi, un pò di cibo spazzatura e poco più;

2) se ti sei dimenticata di fare il letto degli ospiti non ti crucciare, perché non sono venute lì per dormire (ahahahaha!!!!!) e nemmeno per verificare il tipo di biancheria da casa che stai usando;

3) il fatto che i potenziali posti letto siano inferiori al numero delle ospiti è un dato del tutto irrilevante, tanto loro non hanno la benché minima intenzione di dormire, né di separarsi in camere da letto distinte, piuttosto si dispongono ad aringa nel medesimo giaciglio (senza lenzuola ovviamente);

4) le vedrai giusto il tempo per mangiare, quindi a cena, dove ti arrabatterai per capire i loro discorsi, tra una parlata in codice e un’altra fatta di sguardi e smorfie, magari interloquire minimamente facendo domande che ti preoccuperai non siano troppo invadenti, sentendoti perennemente un pesce fuor d’acqua;

5) ti accorgerai, dai frammenti di discorsi a tavola (che però loro comprendono perfettamente), che non conosci nemmeno la metà delle persone che nominano, considerando che di questo foltito numero di persone, meno della metà è femmina, e più della metà è di genere maschile (augurandoti che l’età di questi ultimi non superi il numero 15!!!);

6) si approprieranno del bagno come se fosse l’ambiente più glamour della casa, considerandolo al contempo luogo per chiacchierare, per truccarsi, per esaminarsi, per confrontarsi, per selfiarsi (da “farsi i selfie”), lavarsi i denti (a quest’età l’igiene inizia a contare qualcosa!!!!) e, ovviamente, per ridere, ridere, ridere!!!!!

7) finalmente, dopo la pausa bagno, si metteranno il pigiama (scordatevi che a quest’età abbiano un pigiama coordinato, perché di solito usano dei leggins con una maglia che non usano più perché fuori moda!!!) e si rintaneranno nella propria camera da letto (che a casa nostra è una mansarda non del tutto arredata proprio per essere tenuta libera per cose di questo tipo) e, se ti va bene, ti diranno “Buonanotte, ciao” giusto perché ancora un po’ di educazione se la ricordano!!!!!

8) le sentirai ridere, sghignazzare, parlottare, ogni tanto alzare il tono della voce, per tornare a ridacchiare…e ovviamente la cosa ti fa bene al cuore visto che ricordi perfettamente che i vocaboli che spesso contraddistinguono questa fase della vita dei tuoi figli sono solo quattro (leggi a questo proposito Adolescenza, qua la mano!). A questo punto ti verrà voglia di andare a vedere come stanno, se si trovano bene e se abbisognano di qualcosa, ma sappi che non appena ti approssimerai a quella porta che ti separa da loro, inevitabilmente inizieranno ad abbassare il tono della voce fino a zittirsi istantaneamente allorquando l’aprirai per entrare…chiaramente dopo aver preventivamente bussato (questo non è da dimenticare mai, pena la vostra radiazione!!!!!);

9) attenderai di essere chiamata per un qualunque banalissimo motivo, per un bicchiere d’acqua, per paura di un rumore sospetto, per un consiglio di un’attività da fare per trascorrere il tempo…ma non accadrà mai!!!! Loro saranno autonome in tutto per tutto, decideranno se e quale film guardare (ovviamente con il bollino giallo!!!!) e si basteranno a loro stesse, senza aver bisogno di consigli sul “cosa fare”, perché le parole e le chiacchiere saranno più che sufficienti per passare la serata nottata (considerando che con voi faticano a mettere in fila due parole consecutive!!!!);

10) la tua unica funzione sarà quella di “rumorometro”, cioè ti alzerai mediamente una volta all’ora per segnalare loro di abbassare il tono della voce perché, in teoria, il resto della famiglia e il vicinato nel raggio dei 10 metri, vorrebbe poter dormire. Chiaramente le tue parole entreranno da un orecchio per uscire dall’altro e quindi sarai costretta a ribadire il concetto (sentendoti per altro sempre quella che ha torto e rompe le uova nel paniere!!!!) almeno un centinaio di volte. Il risultato sarà quello che loro non dormiranno mai e saranno fresche come delle rose, mentre tu avrai un intero set di valige da viaggio sotto gli occhi, un tic isterico al lato della bocca, e i segni sul corpo dei pneumatici di un tir che senti esserti passato addosso senza averlo neppure visto!!!!!

Detto ciò, in adolescenza i pigiama party sono delle esperienze bellissime (non per te!) e molto intime per i ragazzi, perché condividono momenti di vita quotidiana e notturna in un luogo sicuro e a portata di vista (di te genitore). Certo spero per voi che i vostri figli abbiano uno scarto di età l’uno con l’altro tale da consentivi un sano recupero, perché altrimenti schiattate dal sonno!!!!!!!

firma_Sara

 

 

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